Basket – U16 Regionale: amaranto brutti e cattivi. Il Castiglione Murri fa 4 su 4

Espugnato il campo del Francesco Francia 37-47 al termine di un derby ai limiti dell’agonismo

Francesco Francia 37

Castiglione Murri 47

CASTIGLIONE MURRI: Gasparetto, Furlanetto 2, Tabellini 4, Righetti 9, Canino, Piccinini, Gaspari, Tartarini 8, Celli 4, Stellati 2, Tomba 4, Albieri 14.  All. Rota.

Arbitro: Cucinotta.

Note: parziali 9-13; 14-19; 27-36.

 

La partita con il Francesco Francia era il primo vero test per il Castiglione Murri. Di fronte una squadra tosta, accreditata di ottime vittorie, difficile da battere in casa, che già in passato ci aveva fatti soffrire. Quindi ostacolo impegnativo che meritava di essere affrontato con attenzione e cura. I ragazzi, non abituati ai turni infrasettimanali e gravati dall’handicap dei nuovi calzini Pontevecchio ancora non lavati e quindi con grip negativo, iniziano la partita in modo confuso, complice anche una certa fisicità dell’avversario. La partita si tiene su ritmi elevati, le difese chiudono gli spazi e il tabellone non proprio friendly-user del palazzetto di via dell’Abbazia fa il resto.

Il primo quarto di fatica si chiude con un parziale di 13 a 9 per il Castiglione Murri, che si vede riassorbire sul finale, dopo un primo allungo iniziale. Ma se racconto ci deve essere di questa partita (che si chiuderà con il punteggio che LeBron fa da solo in una partita), niente vale come il secondo quarto: una rivelazione, una epifania. L’esordio di un nuovo sport: il ‘rugbasket’. 19 minuti di spinte, cadute, palle perse, clavicole, gomiti, sangue, sudore e lacrime come mai si era visto finora a Bologna e dintorni. Con un sovrappiù di falli, tecnici, antisportivi, rimesse, rotolate e passaggi a ramengo che come effetto producono un parziale di 6 a 5 per noi, forse il più basso punteggio di una partita di basket della storia, ma d’altra parte si stava giocando un altro sport, il ‘rugbasket’ per l’appunto. Qualcuno di voi potrebbe dire: brutta partita. Non noi. Ma è un miracolo che la squadra rimanga intatta dopo una corrida del genere. La pausa porta consiglio e anche i nostri talentuosi ma smemorati giocatori decidono che è ora di darsi una mossa e di chiudere possibilmente la pratica. Nel terzo quarto si vede qualche buona giocata, la difesa mostra un’ottima solidità e alcune buone azioni cominciano a tracciare il solco con i nostri avversari, che per loro sfortuna decidono di produrre una delle peggiori prestazioni ai liberi dell’ultimo periodo, non riuscendo a capitalizzare i tanti falli che commettiamo. Con questa apparente flemma arriviamo alla fine della partita con un ultimo quarto ancora abbastanza asfittico per punteggio (11 a 7 per noi), ma sempre in perfetto controllo, facendo ruotare molto i quintetti (e questo è molto positivo).

Non una grande prestazione, ma a volte l’importante è vincere, soprattutto in ostici campi in trasferta. Pronti per il prossimo turno infrasettimale e mi raccomando: calzini lavati!

 

#FORZAMARANTO

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