Basket – U16 Regionale: Gli amaranto calano il poker

Nella ghiacciaia dello Sferisterio il Castiglione si impone 27-62

Sport Junior 2000 27

Castiglione Murri 62

CASTIGLIONE MURRI: Gasparetto 2, Furlanetto 6, Righetti 5, Geraci 2, Canino 8, Breschi 4, Brunetti 2, Tartarini 5, Celli 12, Stellati 4, Tomba 6, Albieri 6. All. Rota.

Arbitro: Mazza.

Note: parziali 5-13; 10-28; 23-50.

 

Certo, giocare nel più antico impianto sportivo di Bologna (lo sferisterio venne aperto nel 1822) una piccola emozione e una certa soddisfazione la provocano. Certo, il colonnato che incornicia il canestro di fondo è sicuramente suggestivo, anche se questo comporta una coesistenza non sempre facile con le musiche del pattinaggio e con la contemporanea partita di volley (molto combattuta apparentemente) a fianco. Certo, il mattone faccia a vista sul fondo fa molto centro storico e quarti di nobiltà. Tutto questo vale sicuramente un venerdì alle 20 della sera. Certo. Forse.

Nato come impianto all’aperto, lo sferisterio è stato chiuso a metà degli anni 50. O almeno così si dice: la temperatura dell’impianto e una marcata scivolosità del “parquet” lo fanno assomigliare più ad un palazzetto del ghiaccio all’aperto che ad un impianto di basket. Pubblico infreddolito a sacramentare per non aver portato guanti e cappello e a cercare disperatamente un bombardino per chiudere la giornata ed evitare i geloni.

La lunga introduzione nasconde una certa difficoltà nell’affrontare il tema principale: la partita. Lo scontro testa-coda (Sport Junior non aveva ancora vinto una partita, Castiglione Murri è finora a punteggio pieno) non è mai stato in bilico. Il miracolo del passo falso della capolista non si è avverato (buon per noi) e tutto si è mosso sui binari previsti.

Complice anche un arbitraggio all’inglese, la partita scivola infatti via senza grandi scossoni e per trovare qualche emozione non resta che ascoltare i Coldplay lanciati dall’impianto audio della pista di pattinaggio. Positivo l’approccio alla gara dei ragazzi che hanno meno occasioni di mettersi in mostra, con in generale buone prove personali, testimoniate dal fatto che tutti si meritano una menzione sul referto portando punti in cascina. La girandola dei cambi in parte pregiudica la fluidità di gioco, ma senza dubbio consente a tutti di provare giocate e schemi, con un positivo effetto anche per il futuro. Durata della partita da fischio a fischio (tutto compreso) di poco superiore all’oretta. Pochi falli fischiati, timeout all’osso, voglia di crescentine che pian piano cresceva. Insomma, una sgambata in attesa di appuntamenti più impegnativi: la prossima con i secondi in classifica e quella successiva con i periferici di Piumazzo, squadra che in passato ci fece soffrire. Due occasioni per vedere di che pasta siamo fatti.

 

#FORZAMARANTO

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