02 Ago Basket – Rivoluzione amaranto: Stefano Fili e Fabrizio Baffetti entrano in famiglia!
Sono giornate decisive per conoscere il destino della Pontevecchio, che dopo aver rinunciato alla C Gold per via della nuova joint venture col Bologna Basket 2016 (al quale fornirà i migliori prospetti del vivaio), sembra al momento destinata alla Promozione, dove ha richiesto di iscriversi, dopo che la Fip ha formalizzato l’ammissione del Castiglione Murri in serie D. A questo proposito il club ha trovato l’accordo con l’ex coach della Salus Stefano Fili, che parla per la prima volta in veste amaranto:
“Il Castiglione Murri mi ha cercato nel momento in cui si è ufficializzata separazione con la Salus -spiega il tecnico nativo di Porretta Terme-. Da ambo le parti si era deciso di prendere strade diverse, ma c’è stato né un evento scatenante, né un attrito, era solo giunto il momento di guardarsi intorno. La proposta degli amaranto è interessante e impegnativa al contempo, perché si tratterebbe di lavorare con U20 e la serie D. Ci siamo chiesti: cosa tiriamo fuori dal settore giovanile? Ed è da qui che svilupperemo il lavoro della prossima stagione”.
Priorità assoluta del club, come sempre, il suo prezioso settore giovanile. “Cambia il concetto di prima squadra. Il vivaio viene prima delle ambizioni del club e avrà la possibilità di farsi le ossa in un campionato senior dove l’impatto fisico e tecnico sono un grosso scoglio”.
A completare la nuova filiera amaranto, e a rinsaldare le parole del nuovo coach del Castiglione, arriva un’altra grossa novità: Fabrizio Baffetti, storico volto del panorama cestistico bolognese, sarà infatti il nuovo responsabile tecnico del settore giovanile, dopo l’anno passato alla corte della Vis Ferrara.
“Ero andato a Ferrara con propositi di un certo tipo -spiega ‘Baffo’-, ma non ci siamo trovati. Sono uscito dal contratto e, tra le mille chiamate, è arrivata la Pontevecchio, che mi aveva già contattato l’anno scorso. C’erano le condizioni per impostare un certo tipo di lavoro e ho detto sì. Credo che alla Pontevecchio ci sia un grande potenziale inespresso e fondamentalmente non c’è mai stata continuità. Parlano tutti di progetti e programmazione, ma sono le persone che li fanno. Se cambi ogni sei mesi non riesci a realizzarli”.
L’uomo giusto al momento giusto. “Voglio provare a stabilizzare le cose, sono una persona da cicli (10 anni in Fortitudo, 5 a Ozzano, 15 a San Lazzaro) e sono bello motivato per questa nuova avventura, che mi vedrà impegnato sia come responsabile tecnico, sia come allenatore dei gruppi U14 Elite e U15 Eccellenza. Questo è un bacino importante, una struttura è super, ma c’è un po’ di disordine essendo una polisportiva, perché è una torta da dividere in mille fette. Ma la gente è disponibile a provare a fare le cose, quindi non vedo l’ora di iniziare”.
Il club intende inoltre ringraziare di cuore coach Marco Carretto per il lavoro svolto e gli augura un grosso in bocca al lupo per la sua nuova avventura in serie A2 con Ferrara, come assistente di coach Andrea Bonacina.
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