Basket – U16 Regionale: sconfitta netta ma onorevole

Veni 97

Castiglione Murri 61

VENI: Ceresi 4, Tucci, Gozza, Miolli 4, Riolo 2, Casella 10, Giovannini 18, Gresia, Boughattas 1, Mandini 28, Ramzani 27, Govoni 3. All. Castriota.

CASTIGLIONE MURRI: Gasparetto, Furlanetto, Righetti 14, Canino 2, Tartarini 5, Celli 6, Stellati 9, Tomba 13, Albieri 10, Bellicchi. All. Rota.

Arbitro: Rimondi.

Note: parziali 28-16; 55-34; 77-47.

 

A guardarla all’inizio della gara la panchina del Castiglione Murri assomigliava a quelle fotografie di reduci al ritorno dal campo di battaglia: caviglie a pezzi, scapole distratte, pettorali indolenziti. Si gioca in 8 effettivi sapendo di avere di fronte la capolista in casa. Reduce da due partite disastrose, quello che resta del Castiglione Murri entra in gara con orgoglio e gioca la carta della grinta e della voglia. Ne esce una partita senza storia, ma piena anche di cose positive, di buone giocate anche se persiste una certa timidezza sotto canestro, una inconsistenza nei tiri da fuori e percentuali ai liberi ancora lontani dalla sufficienza. La Veni è la squadra più forte del girone e soprattutto infila una prestazione mostruosa nei tiri da tre (11 bombe su 19 tiri, soprattutto con gli ottimi Mandini e Ramzani), che mette fine alla gara creando quel solco che determina il risultato finale. Costretti dalla mancanza di rotazioni a giocare lunghi tratti a zona, il Castiglione Murri non può obiettivamente far molto di fronte a questa impressionante capacità balistica. Si rivede invece una discreta aggressività, anche questa però condizionata dalla necessità di tenere sotto controllo i falli per timore di non riuscire a chiudere la gara senza far entrare i magazzinieri. Si rivedono alcuni movimenti offensivi di qualità che nelle gare scorse erano praticamente scomparsi. L’impressione è che le squadre in realtà non siano così lontane e che il condizionamento fisico e le assenze siano stati i fattori determinante per il risultato. Alla fine della gara l’istantanea della partita è virata a seppia: lo scoppiettante Tartarini, l’airone Albieri, il sempre scoppiettante Canino, il dinamico Righetti, il roccioso Bellicchi, il tonico Celli, il sorprendente Stellati, il guerriero Tomba, sembrano più una corsia d’ospedale che una squadra di basket. Decisivo il supporto psicologico di ‘Nick’ e ‘Filo’, nel loro ruolo di motivatori, anche loro in versione di finti giocatori. L’impressione netta, però, è che il Castiglione Murri stia tornando. Speriamo

 

P.S.: l’impianto di San Pietro posiziona sopra il parquet una sala in cui si tengono corsi di danza. Si tratta a ben pensarci di un’ottima idea per risolvere un problema molto sentito di domanda e offerta durante l’adolescenza. Apparentemente la Veni non ne subisce effetti negativi. Il pubblico di certo si è qua e là distratto.

P.P.S.: il rocambolesco Canino appena entrato è rimbalzato su alcune tibie e per un attimo abbiamo pensato che venisse a mancare l’ennesimo giocatore. Non abbiamo tenuto conto del fatto che le tibie non possono in alcun modo fermare il tenace Canino che è rientrato in forza di par suo rotolando in diverse azioni e risultando come sempre la scheggia impazzita della squadra

P.P.P.S: il nostro Whattsapp cronista, per timore del Daspo, si è molto contenuto con la sola eccezione di un momento in cui chiaramente gli sarebbe piaciuto entrare e mollare qualche scappellotto. Per evitare l’espulsione da parte della moglie ha provveduto ad uscire per fare una breve passeggiata nel parcheggio in funzione antistress.

 

#FORZAMARANTO

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