LETTERA AL GENITORE

Caro genitore,
Con questa lettera desideriamo farti i migliori auguri per un felice 2012 e ringraziarti per l’impegno e la passione che dedichi ogni giorno nell’educazione di tuo figlio/a, permettendoci di arricchirla con la pratica di uno sport bello e complesso come la pallacanestro. Siamo orgogliosi di poter dire che indossano la maglia granata un gruppo di bambini, bambine e ragazzi più o meno talentuosi, più o meno vivaci, tutti correttamente educati ai valori dello sport.

Cogliamo così l’occasione per esporti il nostro pensiero sul comportamento da tenere in occasione delle partite delle nostre squadre giovanili.
Pensiamo che le gare di campionato siano l’occasione per i nostri ragazzi di mettersi alla prova e di verificare passo dopo passo il percorso di crescita umana e sportiva che stanno compiendo con i loro istruttori ed allenatori. Desideriamo che la ricerca del risultato – che nella maggior parte dei gruppi, soprattutto quelli dei ragazzi più grandi, è sicuramente un obiettivo – sia accompagnata e non vada a discapito dei più ampi valori del rispetto, della sportività e dell’amicizia.
Per questo abbiamo dato mandato agli allenatori di contribuire in prima persona e di esigere dai ragazzi la ricerca di un clima, pur se agonistico, positivo nei confronti dei compagni, degli arbitri e degli ufficiali di campo, degli avversari e del pubblico. Così, gli allenatori riprenderanno ed eventualmente prenderanno provvedimenti (sempre concordati con la società ed in un ottica educativa e non sanzionatoria) nei confronti di ragazzi che dovessero avere comportamenti scorretti e/o provocatori nei confronti delle persone sopra citate.
Ti chiediamo pertanto di aiutarci a percorrere questa strada, tenendo a mente che:
– Il tifo che rivolgi a favore dei ragazzi battendo le mani o incitandoli con la voce è per loro motivo di orgoglio e spinta a dare il meglio sul campo.
– L’arbitro è spesso un ragazzo della generazione dei giovani giocatori che sta seguendo un percorso di formazione, in cui gli errori sono inevitabili, oppure un incaricato della squadra di casa che sopperisce come volontario a carenze di organico ovvero organizzative a livello federale. Lo stesso dicasi per gli ufficiali di campo. Per questo ti chiediamo di evitare di rivolgerti ad arbitri ed ufficiali di campo in maniera offensiva o canzonatoria: sono pratiche che non hanno nessun risultato pratico se non quello di aumentare la tensione emotiva e di distrarre i ragazzi dai loro obiettivi. Lascia che sia eventualmente l’allenatore a chiedere spiegazioni e/o segnalare errori agli arbitri, nei modi e nelle maniere giuste.
– Agli allenatori ed istruttori è delegata la gestione tecnico, tattica e comportamentale dei gruppi di cui tuo figlio/a fa parte, per il tempo degli allenamenti, delle trasferte e delle partite. Il punto di vista di un genitore è prezioso per i ragazzi, tuttavia durante le partite (intervallo compreso) è bene che siano solo gli allenatori a comunicare con loro, perché hanno in mente le esigenze del gruppo e non solo dei singoli. Eventuali input contrastanti possono solo mettere in difficoltà i ragazzi di fronte a loro stessi e al gruppo di cui fanno parte. Se non condividi qualcosa, o non comprendi le ragioni di determinate scelte, gli allenatori sono a tua disposizione per spiegartele nei 30 minuti successivi o nei 15 minuti precedenti agli allenamenti, oppure via telefono o mail.
– Può capitare di incontrare avversari e genitori di avversari che non si comportano correttamente. Ti chiediamo uno sforzo: cerca di non reagire, di non rispondere ad eventuali intemperanze dei genitori/tifosi avversari, di non alimentare con i tuoi comportamenti eventuali situazioni di tensione che spesso possono crearsi durante le partite. Segnala queste cose ai dirigenti accompagnatori, che assieme alla società prenderanno i dovuti provvedimenti e faranno le necessarie rimostranze.
Desideriamo che  la Pontevecchio possa essere esemplare dal punto di vista etico sportivo. A tal fine ti invitiamo anche ad una lettura della lettera che un ex-Presidente del Comitato Regionale FIP Galimberti inviò alle società tesserate.
A dicembre 2011 l’ormai ex- presidente della Fip Emilia Romagna, Giancarlo Galimberti presentò il Codice Etico che è possibile scaricare dai seguenti link:
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