Basket – U16 Regionale: non c’è due senza tre

Alla Moratello il Castiglione allunga la striscia positiva rifilando un 62-44 a Calderara

Castiglione Murri 62

Calderara 44

CASTIGLIONE MURRI: Furlanetto, Di Pasquale, Righetti 4, Brunetti, Canino 4, Piccinini 2, Gaspari 6, Tartarini 17, Tabellini 7, Stellati 6, Tomba 12, Albieri 4. All.Rota.

Arbitro: Mazza.

Note: parziali 17-14; 38-29; 51-36.

 

Per quelli come noi, abituati alle palestre di periferia, dove a malapena si intravedono le righe del campo, dove l’illuminazione spesso richiama quella dell’immediato dopoguerra, dove le vie di fuga sono di pochi centimetri e a interrompere un’emozione può essere direttamente un muro, esordire finalmente alla Moratello provoca una certa emozione: parquet fantastico e lustro come ad una inaugurazione, illuminazione a giorno, persino un accenno di spalti che tanto fanno palasport. Brividi allo stato puro. Forse per questo l’avvio dei nostri ragazzi, dopo due ottime prestazioni, non è sembrato così efficace. Distratti dalla situazione? Non abituati alla ribalta? Chissà! In ogni caso il primo tempo è risultato molto contratto. Come ha efficacemente sintetizzato uno spettatore, i ragazzi sembravano ‘legnosi’. L’illusione di una vittoria facile (in fondo Calderara aveva perso da una squadra a cui avevamo rifilato diversi punti) svanisce in un secondo e si fatica (molto spesso più per demerito nostro, che per merito dei nostri avversari) chiudendo il primo quarto avanti di 3, grazie ad alcune iniziative personali, ma con la sensazione che non sarà una passeggiata. Il tutto condito da percentuali dai tiri liberi da minibasket e da errori banali nei passaggi o sotto tabellone. Il secondo quarto inizia come il primo. Errori, confusione e una grande difficoltà a far pesare una probabilmente migliore caratura tecnica di squadra. Il + 9 alla fine del quarto sono il risultato di un grosso sforzo che in parte ci carica di falli. Non c’è mai la sensazione di aver in mano la partita. È solo con il terzo quarto che il Castiglione Murri comincia a produrre una distanza con l’avversario. Calderara cala alla distanza anche per la stanchezza del suo migliore realizzatore e la sequenza di una stoppata in difesa e di un tiro da tre nell’azione successiva sembrano indirizzare la partita sul binario giusto. Il terzo quarto si chiude giustamente sul punteggio di 51 a 37 per noi. L’ultimo quarto a questo punto viene giocato in scioltezza fino alla vittoria finale.

Che dire: sprazzi di bel gioco, una difesa spesso efficacissima che costringe gli avversari a forzare i tiri sono gli elementi positivi. Poca lucidità sotto canestro e percentuali da balera di periferia ai liberi quelli negativi. Ma in ogni caso sono 3 vittorie su 3 partite. Niente male davvero.

 

#FORZAMARANTO

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