Basket – U16 Regionale: Veni, vidi, non vicit. Il Castiglione batte la capolista

Castiglione Murri 76

Veni 63

CASTIGLIONE MURRI: Gasparetto, Furlanetto, Tabellini 2, Righetti 17, Canino, Breschi, Piccinini, Tartarini 12, Celli 12, Stellati 6, Tomba 12, Albieri 15. All. Rota.

VENI: Ceresi 2, Tucci, Gozza 2, Miolli 4, Marani 1, Casella 10, Giovannini 7, Gresia  3, Boughattas, Mandini 17, Rahnzani 17, Govoni. All. Castriota.

Arbitri: Brighetti e Merola.

Note: parziali 22-15; 41-41; 60-55.

 

Ultimi 20” del terzo quarto. Castiglione Murri sopra di 3, palla in mano alla Veni. Il giocatore ospite rallenta il gioco per prendersi l’ultimo tiro. Lo fa in modo eclatante. Scatta improvvisamente la pressione difensiva. Sorpreso è costretto a forzare un passaggio che viene intercettato. Al momento dell’intercetto due nostri giocatori stanno già correndo nella metà campo avversaria. Due passaggi. Uomo libero. Canestro a un secondo dalla fine del quarto: + 5. Si è trattato dell’azione esemplificativa della partita. Pressione, velocità, passaggio, semplicità. Niente di forzato, tutto liscio come l’olio. Poca Nba, molta palestra. Per il vostro cronista che non ama le finte, i passaggi con una mano sola, dietro la schiena, no look, no brain, la pallacanestro ideale. Si rivede la Murri che conosciamo. Con un numero di effettivi in salute superiore a 7, con due giocatori in panchina ma non disponibili, la squadra di casa si presenta alla Pertini rimettendo in campo le sue qualità migliori: aggressività e velocità. San Pietro in Casale, che ci aveva dato 30 punti all’andata e che evidentemente pensava di passare facile, per tutta la partita ha cercato di invertire la rotta, ma salvo 3 minuti alla fine del secondo quarto (in cui sono entrate 6 triple e si è giunti al pareggio) non ha mai dato l’’impressione di poter fare davvero qualcosa per vincere. Ogni volta che si avvicinava, veniva improvvisamente ricacciata indietro. Di fronte ad una zona molto aggressiva negli ultimi due quarti l’arma del tiro da fuori, che pure all’andata si era dimostrata decisiva per la Veni, è risultata alla Pertini largamente inefficace. L’allenatore avversario, che aveva irriso l’utilizzo di questa formula difensiva all’andata a cui eravamo stati costretti per assenza di cambi, non ha saputo cogliere che, con le opportune rotazioni e una forte aggressività sui portatori di palla, questo tipo di difesa poteva mettere in grande difficoltà la capolista, che più volte si è trovata costretta a forzare i tiri o a perdere palla perché scadevano i secondi. Partita di grande fatica e ingegno, con un solo momento di crisi nel secondo quarto perso di 7. Ultimi due quarti direi perfetti. Ottima la reattività sotto canestro sia in attacco che in difesa (con un’ottima prestazione in questo fondamentale di ‘Tab’, che pure regala diversi centimetri agli avversari). Ottima la circolazione di palla che ci ha consentito più volte di trovare spazi nelle penetrazioni. Buona anche la prestazione ai tiri liberi, nostro storico neo. Fantastica, ad esempio, l’azione che libera ‘Ricky’ per l’unico devastante tiro da 3 del finale, che sancisce la fine delle possibilità di recupero della Veni. Una vittoria e una sconfitta di pochi punti e in condizioni difficili per l’assenza di molti giocatori infortunati contro le due capolista dei playoff non fanno che acuire il rammarico per le possibilità di questa squadra, che davvero ha pagato in maniera forse eccessiva un periodo di cedimento collettivo e i troppi infortuni.

 

P.s.: pubblico delle grandi occasioni per il ritorno alla Pertini, palestra che generalmente ci porta bene più dell’anonima Moratello. Coach in grande spolvero e ragazzi con lo sguardo della tigre. Bel pomeriggio nel giorno della Liberazione (in questo caso metaforicamente estesa anche all’interruzione di una scia negativa).

 

P.p.s.: un particolare ringraziamento agli Albieri che hanno spostato un pranzo familiare ed allenato il figliolo nella mattinata per evitare che arrivasse giù di pressione all’incontro come era avvenuto nella partita scorsa in cui si era distinto per una particolare svogliatezza nei primi due quarti.

 

#FORZAMARANTO

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