05 Dic Atletica: focus marcia
Proseguiamo l’approfondimento sui nostri gruppi specialistici: dopo salto con l’asta, oggi parliamo di marcia, insieme al nostro allenatore specializzato Pier Paolo Petrolini.
Un gruppo che è una certezza
Sembra un paradosso: più le specialità sono lunghe, meno si notano; più si fa fatica, meno si sta sotto i riflettori. Eppure, è proprio dal nostro gruppo di infaticabili specialisti del tacco-punta che nel corso delle ultime stagioni sono arrivate alcune delle più grandi soddisfazioni in ambito regionale e nazionale.
Entrambi i nostri marciatori più grandi, infatti, si sono qualificati per i Campionati italiani di categoria, che Jacopo Varignana ha disputato in luglio ad Agropoli e Daniele Colonnello a ottobre a Forlì, dopo aver decisamente ben figurato in tutte le gare regionali e nazionali della stagione.
Colonnello, in particolare, nel corso del 2019 ha conquistato il titolo regionale indoor e outdoor, oltre a un preziosissimo argento al Memorial Pratizzoli di inizio stagione (la seconda gara più importante a livello italiano per gli Under16, dopo la rassegna Tricolore) e a un bronzo nella classifica finale del Trofeo Nazionale individuale di marcia Cadetti, al termine di 6 prove svolte durante tutta la stagione.
AAA giovani cercansi
«Oltre alla crescita di Jacopo e Daniele, l’obiettivo per il 2020 è portare nuovi ragazzini e ragazzine a provare la marcia: non solo all’Arcoveggio ma in tutti i campi in cui siamo attivi, come Carabinieri e Antistadio» spiega coach Petrolini.
«La marcia è tra le specialità più tecniche e più lunghe dell’atletica… ecco perché riuscire a far appassionare i ragazzi non è semplice. Ma le sfide ci piacciono… altrimenti non avremmo scelto l’atletica!».
Non una semplice camminata
«Rispetto alla corsa, consiste in una progressione di passi senza perdere mai il contatto con il terreno… almeno all’occhio umano e al giudizio insindacabile dei giudici, motivo per cui crea talvolta dibattito e discussione».
Distanze da duri
«Con le distanze gara non si scherza… sin da giovani! Per gli Esordienti sono previste gare prevalentemente promozionali, con distanze comprese fra gli 800 e 1.000 m dai 6 agli 11 anni. Da Ragazzi (12-13 anni) si passa ai 2.000 m».
«Ai Cadetti (14-15 anni) spettano già 5.000 m, mentre per le Cadette “solo” 3.000 m».
«Diventando Allievi /16-17 anni) si inizia davvero a fare sul serio: 5.000 per le femmine e 10.000 m per i maschi».
L’importanza della multilateralità
«Per le categorie più giovani e, almeno in parte, fino ai Cadetti la metodica di allenamento deve essere improntata sulla multilateralità, per garantire un’attività motoria mirata l’acquisizione di un voluminoso repertorio di movimenti».
«In particolare le attività motorie saranno organizzate con l’attivazione del maggior numero di schemi motori e posturali, per la costruzione di abilità motorie significative per qualità, quantità e trasferibilità».
«Ovviamente grande attenzione è rivolta allo sviluppo della resistenza, che è quella capacità psicofisica dell’atleta di opporsi alla fatica in modo da ottenere la massima prestazione con il minimo sforzo».
Vittori: non solo velocità
«Chiudo con una piccola citazione del grande Maestro Carlo Vittori, allenatore, tra gli altri, del fortissimo Pietro Mennea, ex primatista mondiale dei 200 m, tuttora detentore del record europeo con 19”72».
“L’allenamento è un processo pedagogico educativo complesso che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti in una continua variazione dei loro contenuti per stimolare i processi fisiologici di supercompensazione dell’organismo e migliorare le capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara”.
«Questo, infatti, è il principio che anima noi allenatori: educatori che, come suggerisce l’etimologia ex ducere, hanno il compito di tirare fuori tutte le migliori capacità dei giovani atleti».
Qui l’articolo sul nostro settore giovanile.
Qui l’articolo sul centro sportivo Carabinieri.
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